
ITCAAD
Link al corsoCiclo 6
I progetti della modificazione
Interconnesioni dinamiche
Strutture gerarchiche
Modeli intelligenti
- spazio - organo
- spazio - sistema
- spazio - informazione
- spazio paleocristiano: ritmico e ieratico, come nelle basiliche di Santa Sabina a Roma.
- spazio romanico: cavernoso, chiaroscurale, con un senso quasi primitivo.
- spazio gotico: alto, vertiginoso, cupo.
- Spazio - organo. Questo concetto, di origine positivista, stabilisce una relazione biunivoca tra funzione e forma spaziale. Ogni funzione trova una sua espressione ideale e razionale nella configurazione dell’architettura.
Esempio: il Guggenheim Museum di New York, progettato da Frank Lloyd Wright. La rampa a spirale esprime la funzione principale del museo, quella di un percorso continuo. - Spazio - sistema. A partire dagli anni ‘90, emerge una concezione più complessa. Lo spazio non è più il risultato diretto di una funzione, ma parte di un sistema di equazioni parallele (funzioni, costruzione, costi, plasticità, forma).
Questa complessità richiede strumenti di calcolo avanzati per ottimizzare i vari elementi in relazione tra loro. Sebbene sia possibile concepire progetti complessi anche senza l’informatica, essa diventa un importante facilitatore.
Esempio: il Guggenheim a Bilbao di Gehry, un’opera in cui la forma si fonde con una complessità sistemica resa possibile dall’informatica. - Spazio - informazione. Questo rappresenta una rottura radicale: lo spazio non è solo progettato, ma generato e continuamente modificato da algoritmi. È un concetto nativo dell’informatica, in cui l’interattività e la dinamicità sono fondamentali.
Esempio: Blur Building di Diller + Scofidio, un'architettura che cambia continuamente forma in risposta a variabili ambientali. - Esempio storico: il cannocchiale di Galileo, che ha rivoluaizonato il rapporto tra uomo e universo.
- Esempio contemporaneo: Internet, che sovverte le relazioni spazio-temporali permettendo connessioni simultanee in ogni parte del mondo.
- Contesto: Un colore appare diverso in base all’ambiente circostante.
- Fisiologia: La percezione cromatica varia tra specie e individui.
- Cognizione: Le culture influenzano la percezione dei colori (esempio: 40 tipi di bianco per gli Inuit).
- Storia e comunicazione: L'interattività funge da catalizzatore della trasformazione architettonica, spostando l'accento dall'oggettività alla narrazione. L'ipertesto e la metafora sono strumenti essenziali della nuova comunicazione, che consente una navigazione dinamica tra idee e spazi.
- Logica Informatica: L'architettura si allinea ai paradigmi informatici, adottando modelli interconnessi e mutabili. L'interattività permette la creazione di ambienti adattabili e reattivi ai desideri dell'utente.
- Tempo e Spazio: L'interattività modifica il concetto tradizionale di spazio, introducendo la dimensione del "salto" tra configurazioni spaziali diverse, ispirandosi ai modelli ipertestuali e alle nuove forme di navigazione.
- Estetica e soggettività: La sfida dell'architettura interattiva non è solo tecnologica o funzionale, ma estetica. Si passa dalla "Nuova oggettività" del Movimento Moderno alla "Nuova soggettività", in cui l'interattività diventa un'esperienza personalizzata e dinamica dello spazio.
- Quando abbiamo discusso della costruzione delle piramidi, la loro separazione dalle conoscenze geometriche è stata un esempio di reificazione.
- Lo stesso vale per l’elaborazione della prospettiva nel Rinascimento, che ha tradotto concetti teorici in strumenti concreti per rappresentare la realtà.
- Interattivo: Cambiando alcune relazioni o condizioni, si generano automaticamente modifiche nel contesto applicativo.
- Dinamico: Il modello evolve continuamente in base alle informazioni ricevute.
- Interattività processuale: Durante la progettazione, strumenti come il BIM permettono scelte dinamiche e in tempo reale. Ad esempio:
- cambiare un materiale
- modificare lo spessore di un muro con un semplice output
- aggiornare parametri geometrici o strutturali. L’interattività riguarda l’intero processo progettuale, rendendo ogni fase collaborativa e flessibile.
- Interattività proiettiva: Si riferisce alla capacità di proiettare o incorporare strati interattivi (layer) su un'architettura, trasformandola senza modificarne la struttura di base.
- Studio Azzurro è un esempio emblematico: crea ambienti interattivi con layer visivi e sensoriali che modificano l’esperienza spaziale.
- Massimiliano Fuksas alla Biennale di Venezia del 2000 ha realizzato un intervento che esplora questa dimensione.
- Project Blinkenlights a Berlino ha reso interattiva la facciata di un edificio, trasformandola in uno schermo su cui giocare a Pong.
- Jason Bruges, architetto inglese, realizza installazioni che combinano arte e funzionalità, mostrando come l’interattività possa risolvere problemi o essere un manifesto artistico.
- Interattività fisica: In questo caso, è l’architettura stessa a diventare interattiva, andando oltre il concetto di "pelle" o layer aggiuntivo. Alcuni esempi significativi includono:
- Santiago Calatrava: Venice Canopy e il Milwaukee Art Museum, opere in cui la struttura si muove e interagisce con l’ambiente circostante.
- Hyperbody: Installazioni interattive mobili che rispondono dinamicamente alle relazioni tra i loro elementi.
- Diller + Scofidio: Blur Building (Neuchâtel, 2002), una struttura in ferro sul lago che vaporizza acqua in base a fattori ambientali come temperatura, ora del giorno e meteo. Questa opera rappresenta un’architettura che incorpora il dinamismo e l’adattabilità tipici dell’informatica.
- Processuale, nella progettazione dinamica e collaborativa.
- Proiettiva, nei layer che trasformano gli spazi.
- Fisica, nelle strutture che reagiscono attivamente all’ambiente.
- Building: Non va inteso solo come "edificio" o "costruzione", ma nella sua accezione concettuale più ampia: l'atto di costruire. Questo include non solo la materializzazione di un'opera, ma anche l'organizzazione e la pianificazione dei processi legati al costruire. In inglese, il termine “building” è al contempo un sostantivo (il prodotto finito) e un participio presente (l’azione continua del costruire).
- Information: Il cuore del BIM è la gestione delle informazioni. Il termine evidenzia la stretta relazione tra il modello digitale e l’informatica. Il BIM è un sistema che organizza, archivia e condivide informazioni strutturate e interoperabili, grazie a formati standardizzati come l’IFC (Industry Foundation Classes). Ogni elemento del modello non è solo una rappresentazione geometrica, ma un contenitore di dati: materiali, costi, cronoprogrammi, manutenzione e molto altro.
- Modeling: La modellazione è il processo attraverso cui si costruisce un modello virtuale, una rappresentazione digitale tridimensionale e parametrica dell’opera. Tuttavia, il termine si estende oltre l’architettura: riguarda la modellazione di fenomeni complessi, applicabile in settori come la statistica, la fisica o l’economia. Nel contesto del BIM, “modeling” implica l’uso di strumenti avanzati per integrare dati e geometrie in un unico ambiente collaborativo.
- Capire un formalismo forte per generare oggetti tridimensionali coerenti e gestibili.
- Trovare un sistema intelligente per trasmettere, organizzare e gestire queste informazioni.
- Primitivo: L’oggetto tridimensionale di base, che contiene la descrizione geometrica completa. Esso rappresenta l’essenza dell’informazione, organizzata in un record con numerosi campi (o fields) di varia natura convenzionale.
- Instance: La "chiamata" di un primitivo nello spazio tridimensionale, definita da tre parametri fondamentali:
- Posizione
- Scala
- Rotazione
- Efficiente: Riduce la ridondanza, consentendo un uso ottimale delle risorse computazionali.
- Intelligente: La potenza del sistema risiede nella sua capacità di gestire informazioni complesse in modo modulare e scalabile.
- Semantico: Ogni elemento è dotato di significato, relazioni e proprietà, favorendo una comprensione e gestione profonda dei dati.
- Interattivo: Permette agli utenti di navigare tra livelli diversi, esplorando e modificando la struttura del modello in modo dinamico e ricorsivo.
L23: Alla base del BIM: Modelli Gerarchici
L23 To Do: Strutture gerarchiche nella ricostruzione e nell'analisi critica dell'architettura. L'esempio del Danteum di Terragni.
L24: Il nuovo catalizzatore
L24 To Do: L'interattività al centro della ricerca architettonica d'avanguardia.
L25: Spazio come informazione
08.01.2025
L25: Spazio come informazione
Il Cambiamento del Concetto di Spazio:
Spazio Organo, Spazio Sistema, Spazio Informazione
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Il cambiamento del Concetto di Spazio
Il concetto di spazio si è evoluto profondamente rispetto al passato, e questa trasformazione è rilevante non solo nella cultura architettonica ma anche nel pensiero contemporaneo in generale. Possiamo identificare tre fasi principali del concetto di spazio:
Bruno Zevi e lo spazio vuoto
Nel 1948,
Bruno Zevi pubblica
Saper vedere l’architettura,
un'opera fondamentale del pensiero architettonico, tradotta in molte lingue. Zevi colloca lo spazio al centro dell'architettura, analizzandone articolazioni, manipolazioni, conformazioni e caratteristiche come densità o fluidità.
Secondo Zevi, l’architettura è innanzitutto creazione di spazi, una concezione innovativa per il suo tempo, quando molti ancora privilegiavano criteri stilistici, logiche costruttive o proporzioni matematiche (come i rapporti aurei) spesso legati al corpo umano, secondo la visione di
Le Corbusier.
Zevi, influenzato dalla passione per
F. L. Wright, definisce lo spazio come vuoto, arrivando a identificare lo spazio e il vuoto come equivalenti. Questa visione richiama l’idea della fisica classica, dove i corpi celesti si muovono in uno spazio vuoto regolato da leggi gravitazionali.
Zevi ripercorre la storia dell’architettura per dimostrare che la sua concezione dello spazio-vuoto rappresenta un punto di arrivo storico. Prima di essa, infatti, altre concezioni hanno modellato lo spazio umano. Alcuni esempi:
Questo dimostra che lo spazio non è un assoluto, ma una conquista culturale e scientifica che muta nel tempo.
Evoluzione dello Spazio a partire dal Novecento
Nel XX secolo, il concetto di spazio assume diverse interpretazioni:
La Protesi Tecnologica e la Manipolazione dello Spazio
Un aspetto cruciale della contemporaneità è l’uso della tecnologia come protesi, ovvero strumenti che ampliano le capacità umane, permettendo di esplorare nuove dimensioni spaziali e temporali.
Lo Spazio come Informazione
L’architettura dello spazio-informazione è ispirata alle scoperte scientifiche e alla capacità di manipolare tessiture invisibili e densi reticoli di informazioni. Lo spazio non è più un vuoto, ma un contenitore pieno e manipolabile, in cui la tecnologia consente nuove possibilità progettuali.
Esempio emblematico: l’installazione di
Marcos Novak alla Biennale di Venezia, Invisible Space. Lo spazio, apparentemente vuoto, diventa attivo grazie a sensori che trasformano il movimento in suoni e proiezioni, dimostrando che lo spazio è informazione.
Il Colore come Metafora dello Spazio
Un parallelo utile per comprendere lo spazio-informazione è il colore. Il colore non è un assoluto, ma dipende da tre fattori:
Allo stesso modo, lo spazio non esiste in modo assoluto ma dipende da fattori informativi. Se lo spazio di Zevi era vuoto, quello contemporaneo è pieno di informazioni, invisibili ma fondamentali.
Cinema e Spazio - Informazione
Il concetto di spazio come informazione trova espressione anche nel cinema. In Minority Report di Steven Spielberg, le informazioni vengono manipolate nello spazio in tempo reale, creando un’interazione dinamica tra architettura e informazione.
Concludendo...
Lo spazio-informazione rappresenta la più recente evoluzione del concetto di spazio, integrando e trasformando le precedenti concezioni. È uno spazio dinamico, interattivo e pieno di possibilità, che riflette la nostra epoca e le sue tecnologie avanzate.
07.01.2025
L24 To Do: L'interattività al centro della ricerca architettonica d'avanguardia
di Antonino Saggio
link all'articoloAntonino Saggio esplora il ruolo centrale dell'interattività nella ricerca architettonica contemporanea, affrontando il tema da quattro prospettive fondamentali:
Considerazioni
Il saggio di Antonino Saggio evidenzia con lucidità come l'architettura contemporanea non possa prescindere dall'interattività. L'autore mostra come il pensiero architettonico si stia allontanando dalle rigidità del passato per abbracciare sistemi flessibili, adattabili e dinamici.
Il concetto di "Nuova soggettività" è particolarmente affascinante: pone l'individuo al centro del processo creativo, permettendogli di interagire con gli spazi in modo personalizzato. Questa visione apre scenari innovativi nell'uso dell'informatica, della realtà virtuale e dell'intelligenza artificiale nell'architettura.
Infine, la prospettiva storica proposta da Saggio aiuta a comprendere come ogni epoca abbia ridefinito l'architettura sulla base dei modelli culturali e tecnologici del proprio tempo. Oggi, la sfida non è solo creare edifici intelligenti, ma costruire ambienti che rispondano attivamente alle necessità umane, integrando estetica, tecnologia e interazione.
In un mondo in continua evoluzione, l'interattività non è solo una possibilità, ma una necessità per un'architettura capace di adattarsi ai cambiamenti della società contemporanea.
Architettura, Informazione e Interattività
È fondamentale comprendere come il tema dell'informazione, costituente essenziale della Terza Ondata (secondo Toffler), possa raggiungere il livello più alto: quello estetico. In che modo l'architettura può trasformarsi in comunicazione (come il progetto Kiasma)? E come l'informazione diventa il perno della progettazione e costruzione? Non si tratta solo di un aspetto tecnico, ma anche di una dimensione estetica e simbolica.
Abbiamo introdotto il concetto di processo di reificazione, ovvero la capacità dell’architettura di trasformare in realtà tangibile processi legati al tempo, alle tecniche, e agli strumenti conoscitivi e geometrici.
Questo modo di pensare, tipico del ragionamento analitico-industriale, mette in evidenza il forte legame tra strumenti e architettura: la tecnologia plasma il processo creativo e costruttivo.
Nell’informatica, il punto centrale è la creazione di un modello ad albero di relazioni, dove le entità sono collegate dinamicamente. Questo modello ha caratteristiche specifiche:
Poiché abbiamo sottolineato l'importanza della reificazione, è naturale che anche l’architettura aspiri a somigliare al suo modello di riferimento tecnologico, ovvero l’informatica. Questo porta a un'architettura sempre più interattiva, un aspetto cruciale che funge da catalizzatore per nuove modalità progettuali.
L'interattività nell'architettura
Il concetto di interattività può assumere diverse declinazioni nel contesto architettonico, ciascuna con implicazioni specifiche.
Architettura e Smart Cities
L’interattività non si limita al singolo edificio, ma si estende al livello urbano con il concetto di smart cities. In molte città del mondo, l'idea di interattività viene applicata alla scala dell’urbanistica, trasformando gli spazi urbani in sistemi dinamici e interconnessi. Questo approccio porta oltre i confini dell’architettura tradizionale, integrando tecnologie per migliorare la qualità della vita e l’efficienza dei servizi.
Sintesi: Interattività come chiave dell’architettura contemporanea
L’interattività è il tratto distintivo che connette l’architettura al paradigma informatico. Essa si manifesta a vari livelli:
L’interattività non solo ridefinisce il rapporto tra architettura e tecnologia, ma apre la strada a nuove modalità espressive e funzionali, dal livello dell’edificio a quello delle città intelligenti. In questo contesto, l’architettura diventa un sistema vivo, capace di rispondere, adattarsi e dialogare con il mondo che la circonda.
17.12.2024
L23 To Do: Strutture gerarchiche nella ricostruzione e nell'analisi critica dell'architettura.
L'esempio del Danteum di Terragni
di Antonino Saggio
link all'articoloLe Strutture Gerarchiche (SG) offrono numerosi vantaggi nell’ambito della progettazione architettonica, soprattutto quando applicate ai sistemi di Computer Aided Design (Caad). Questi vantaggi sono legati principalmente alla possibilità di gestire e manipolare un modello complesso in modo efficiente ed efficace.
1. Gestione e Modellazione Complessa
Le SG permettono di costruire modelli molto complessi anche su personal computer. Grazie al meccanismo della differenza tra oggetto e istanza, l'archivio del modello è notevolmente ridotto. Ogni volta che si trova un'istanza, il programma cerca l'oggetto originale e conserva i dati geometrici solo una volta. Questo approccio ottimizza l'uso della memoria e consente una gestione più snella del modello.
2. Controllo Dinamico dei Componenti
Una delle caratteristiche fondamentali delle SG è la capacità di manipolare e visualizzare facilmente le parti del modello attraverso comandi di "mostra" e "nascondi". Questo approccio facilita il lavoro, consentendo agli utenti di concentrarsi su specifiche parti del modello senza essere sopraffatti dalla complessità dell’intero sistema.
3. Istantaneità
La modifica di un oggetto (ad esempio un pilastro) a un livello gerarchico inferiore, come una modifica geometrica (da quadrato a ottagono), viene automaticamente propagata a tutte le istanze superiori che fanno riferimento a quell'oggetto. Ciò semplifica enormemente il processo di aggiornamento di un progetto e riduce il rischio di errori manuali.
4. Compatibilità e Prestazioni
Le SG permettono di realizzare modelli in ambienti meno costosi e facili da usare, come i personal computer, e solo successivamente trasferire il modello su workstation più potenti per operazioni di simulazione avanzate. Questo approccio offre flessibilità e efficienza nel processo di progettazione.
Implicazioni per l'Analisi e la Simulazione
Nel campo dell'analisi architettonica, le SG offrono numerose potenzialità. Permettono la disassemblaggio e il rimontaggio analitico di un progetto, utile per realizzare animazioni o per evidenziare determinati aspetti formali, strutturali o funzionali. Inoltre, queste strutture gerarchiche offrono un punto di vista più profondo per l'interpretazione critica di un progetto, andando oltre la semplice rappresentazione grafica.
Un "Modello Intelligente" per la Simulazione
La struttura gerarchica consente di creare un modello intelligente che integra molteplici attività contemporaneamente: analisi realistica, simulazione, modifiche in tempo reale e possibilità di esplorare alternative progettuali. Questo approccio permette di simulare la realizzazione di un edificio in modo dinamico, rappresentando un importante strumento per la progettazione interattiva e per la verifica di soluzioni progettuali alternative.
Vantaggi Pratici per il Restauro
Le SG sono particolarmente utili anche in contesti di restauro architettonico. Ad esempio, modificare un infisso in un modello 3D non implica la modifica manuale di ogni singola finestra, ma solo del primitivo associato (ad esempio il profilo del vetro). Questo rende il processo più rapido, accurato e facilmente gestibile, specialmente quando si ha a che fare con modifiche ripetute e test di diverse opzioni progettuali.
Sintesi
Le Strutture Gerarchiche rappresentano una delle innovazioni più significative nel campo della progettazione architettonica assistita dal computer, poiché non solo facilitano la gestione di modelli complessi, ma permettono anche una simulazione interattiva che è impossibile con i tradizionali metodi di progettazione. Queste strutture non solo migliorano l’efficienza operativa, ma favoriscono anche una comprensione più profonda del progetto, aprendo nuove prospettive per l’analisi e la simulazione in architettura.
Cos'è il BIM?
Il termine BIM (Building Information Modeling) rappresenta un paradigma innovativo nel settore delle costruzioni, che non si limita all’edilizia e all’architettura in senso stretto, ma si estende al concetto globale di costruzione integrata e multidisciplinare. Si tratta di un approccio olistico, digitale e cognitivo che comprende la progettazione, la realizzazione e la gestione dell’intero ciclo di vita di un'opera.
L'acronimo BIM: una visione stratificata
Il significato di BIM si articola in tre dimensioni fondamentali:
Dall’idea al sistema: l’evoluzione del BIM
Il BIM nasce come visione rivoluzionaria negli anni ’70, grazie al lavoro del pioniere Charles Eastman, che , che teorizzò il concetto di un 3D Database: un modello tridimensionale capace di contenere dati strutturati e aggiornabili in tempo reale. Dopo decenni di sperimentazione, quel sogno è diventato realtà. Oggi, il BIM rappresenta uno standard operativo e una best practice nel settore delle costruzioni.
Il BIM oggi: un obbligo normativo
Non è più solo una possibilità o un'opportunità: in molti Paesi il BIM è ormai un obbligo normativo. A livello europeo, ad esempio, la direttiva 2014/24/UE richiede l’uso di metodologie digitali come il BIM per i progetti finanziati con fondi pubblici. Anche in Italia, il Decreto Ministeriale 560/2017 (Decreto BIM) ha introdotto una progressiva obbligatorietà del BIM per gli appalti pubblici.
BIM: un processo, non un software
Uno degli errori più comuni è pensare che il BIM sia un software. In realtà, è un processo collaborativo che coinvolge l’intera filiera: progettisti, costruttori, committenti e manutentori. Attraverso il BIM, tutte le parti condividono un ambiente di dati comune (CDE, Common Data Environment), migliorando la trasparenza, la tracciabilità delle decisioni e l’efficienza operativa.
Leonardo 6
Che legame c’è tra il BIM e il genio di Leonardo da Vinci? Leonardo ci ha insegnato che il progresso umano si basa su un principio fondamentale: la linea dell’astrazione.
Nell'evoluzione tecnologica, le domande più interessanti si articolano in due grandi categorie:
Questi due aspetti si riflettono perfettamente nel BIM.
Nello specifico, il secondo punto si basa su un'idea semplice ma rivoluzionaria che consente di creare una struttura semantica, interattiva e intelligente: la distinzione tra primitivi e istanze:
Questa struttura consente la nidificazione: un oggetto può includere al proprio interno altre istanze di oggetti inferiori, creando una gerarchia ricorsiva. A sua volta, l'oggetto nidificato può essere richiamato a un livello superiore, mantenendo intatta la sua struttura gerarchica e i collegamenti.
Questo sistema è rivoluzionario per quattro motivi fondamentali:
La distinzione tra primitivo e istanza, così come la gerarchia dei modelli, riflette l'idea leonardesca secondo cui il progresso si basa sulla semplificazione e sull'astrazione. Proprio come il codice Morse o il sistema binario rappresentano una potente astrazione del linguaggio umano, il BIM astrae la complessità della realtà costruita, trasformandola in un modello digitale vivo e interconnesso.
Concludendo...
Il Building Information Modeling non è solo una metodologia, ma un cambio di paradigma. Attraverso la sua struttura gerarchica, fondata sui principi di astrazione e organizzazione delle informazioni, il BIM rende possibile una gestione collaborativa, efficiente e innovativa dei progetti. In questo senso, il BIM non è solo un riflesso del passato, ma una proiezione verso il futuro del costruire.